Riprendiamoci i diritti: 2a Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale – 6/7 dicembre
Oggi e domani Archivio Basaglia sarà a Roma in occasione della 2a Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale che si svolgerà presso il Centro Congressi Frentani.
Oggi viviamo però una drammatica situazione di arretramento. La debolezza culturale, organizzativa e di risorse dei Dipartimenti di Salute Mentale espone sempre più le persone con sofferenza, i loro familiari e la comunita tutta ad una condizione di abbandono, a prestazioni frammentate, per lo più farmacologiche, all’internamento in strutture residenziali istituzionalizzanti e cronicizzanti. Permangono, quando non crescono, stigma e pratiche non rispettose dei diritti fondamentali, la più estrema delle quali è la contenzione meccanica. Gravissima è la situazione nelle carceri e nel sistema di accoglienza per i migranti, in particolare nei Centri di Permanenza e Rimpatrio, dove la salute mentale delle persone ristrette e del personale sono costantemente messe a rischio. Mentre aumentano la povertà e l’insicurezza sociale, le operatrici e gli operatori del servizio pubblico, delle cooperative sociali, delle organizzazioni del terzo settore operano in condizioni difficili, perfino di precarietà, che si riflettono sulla qualità della presa in carico e sulla qualità delle cure. Così anche le esperienze più qualificate e avanzate rischiano di arretrare.
Questa situazione è ulteriormente compromessa dalla grave crisi del nostro Servizio Sanitario Nazionale, indebolito da tagli e da spinte privatistiche, mentre si sfalda la rete dei Servizi Sociali nei territori. Neppure la tragedia della pandemia ha portato ad incrementare gli investimenti per la sanita pubblica e per il sociale, decisi nel 2020 e 2021 per fronteggiare l’emergenza, e rilanciati con il PNRR. Pensavamo che fosse ovvio e scontato rendere strutturali quegli interventi, invece così non e stato, anzi.
La Conferenza vuole riproporre uno stato di mobilitazione sociale PER sostenere rivendicazioni chiare, PER affermare il diritto alla tutela della salute mentale e alle cure, PER costruire alleanze e strategie di promozione dei diritti, PER riportare speranza e ricondurre all’ottimismo delle pratiche reali di emancipazione.